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Art Deco

“Io le mode le faccio, non le seguo.”  Tamara de Lempicka

L'Art déco deriva per estrema sintesi dalla dizione Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes, (Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne), tenutasi a Parigi nel 1925.

L’Art déco è stato un fenomeno del gusto che interessò sostanzialmente il secondo e il terzo decennio del secolo XX e riguardò le arti decorative, le arti visive, l'architettura, la moda.

Ma l'Art déco non nasceva con l'Esposizione, che fu semmai una sorta di rutilante rassegna di un fenomeno nella fase della sua tarda maturità, scaturito nella stessa Parigi intorno al 1910 ad opera di Paul Poiret, stilista dai molteplici interessi, rivolti alla completa riforma estetica dell'ambiente esistenziale moderno. Oltreoceano, gli Stati Uniti aderirono più lentamente al déco, raccogliendone in un certo senso il testimone verso gli anni trenta.

Parigi rimase in ogni caso il centro maggiore del design Art déco, con il ferro battuto di Edgar Brandt e gli oggetti in metallo e le lacche di Jean Dunand, con i lavori in vetro di René Lalique e Maurice Marinot, con gli orologi e la gioielleria di Cartier, coi manifesti di Cassandre e Sepo.

Il termine "Art déco" non ebbe un ampio uso fino a che quel gusto non fu rivalutato negli anni sessanta.

L'Art déco è caratterizzata dall'uso di materiali come l'alluminio, l'acciaio inossidabile, lacca, legno intarsiato, pelle di squalo o di zebra, l 'uso massiccio di forme a zigzag o a scacchi, e curve vaste.