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Modernariato e Design

“Modernità non consiste nell’adottare quattro mobili quadrati.”  Giò Ponti

Per Modernariato si intende quell’attività consistente nel ricercare e raccogliere, a scopo di commercio o di collezionismo, arredi, concepiti a partire dagli anni '30 fino agli '80, e generalmente ritenuti significativi in quanto testimonianze dell’evoluzione del design. Il Modernariato ha modificato la concezione di ambiente domestico e si inizia a parlare di “industrial design”.

La nascita del Design in Italia rispetto a Francia, Inghilterra e Germania parte in ritardo per la mancanza di una tradizione industriale nel nostro paese. Si inizia a parlare di Design negli anni ‘30 anche se allora si chiamava “arti decorative”.

Il moderno industrial design italiano viene promosso attraverso la Triennale di Milano favorendo l’incontro tra il mondo dell’industria e il mondo delle arti applicate.

Uno dei maggiori esponenti è stato Gio’ Ponti, non solo con le opere di architettura, ma soprattutto con le sue opere artigianali e di arredo: le ceramiche per la Richard Ginori, i mobili per la casa per la Rinascente e le lampade e gli arredi per Fontana Arte.

Il design non interessa solo gli arredi ma si occupa di ogni aspetto della casa: la Moka Express Bialetti “l’omino coi baffoni”, un omaggio al fondatore dell’azienda Alfonso Bialetti, fa la sua comparsa nelle case degli italiani negli anni 30, con le forme ottagonali ispirate al gusto delle caffettiere d’argento Art-Dèco.

L’apice tra industria e design avverrà negli anni della Ricostruzione dopo la fine della guerra e saranno gli anni più importanti per il design: gli anni '50.